venerdì 30 aprile 2010

...contatto VS incontro

Innanzi tutto inizia con un caffè Germanico quasi, che ti dà la giusta dose di ansia.
Per fortuna che il vino è celeste, mitica l'imbarazzo, ammesso che ce ne sia.
Nuovamente l'uno difronte l'altro, era tempo che si sognava-sperava-desiderava.
Con una foto come sfondo, si cerca di riassumere ciò che si è vissuto.
Empezamos con el castillano para limitar las cosas. gUAI! es lo que por primo me sale en la mente. Yo quiera serveza ma al final vino. Como siempre igual a lo que me acuerdava, igual en los ojos y igual en lo que buscava y que tal se ha parado de haser.
Vino como serveza, una vèz podria pedir una clara ma haora no! ya la tengo adelante asì che preguntamos al final un buon vino, y que bueno que està!!!!
Hablmos mucho, y l'encanto de estar alli sale màs fuerte, feliz de verte y encantado de gravarte en el corazon.
Esperamos que te sale bien el espetaculo, yo estarè a tras ya me veras.
Parlà català que tambè sorte bièn, mol bè vouls dì.
Por tì, Muse.

giovedì 29 aprile 2010

...voglio parlare di tutto.

Voglio dire tutto a coloro che hanno parsimonia di leggere.
Cosa vi lega all'essere?
In un momento si è qui e poi puff le vetrine scompaiono e la palestra viene furoi con un ritmo che solo immagini ma che sai che esiste.
Pensi alla cosa uguale, che tanto ti farebbe cambiare idea, tanto da vivere in una mansarda aspettando una maestra di asilo.
oPPURE, accogliere una non terrena ed abituarla al caldo barlume di una lucciola gioiosa in un prato di campagna...?Chi può dirlo, nemmeno gli anziani, anche se colmi di amor prodico, e allora chi? solo il fratello che porta il tuo sangue medesimo.
Lui si che conserva il passato-presente-futuro. Futuro tanto gioioso che ti fanno credere che sia giusto e bello far scorrere in processione dei bambini con delle rosette nelle cesta. Quanto fà casa!
Fai l'uomo.!
Se non lo scrivessi non sarei franco con il mio ricordo.
Ma lui lo ha detto per professione o pensando al cuore, il quale tempo prima, sarebbe rimasto celato dinnanzi ai suoi occhi...?
Chiara è l'alba, e ancor di più il girono che si avvicenda con un ombra mai creduta. Arriva e prepariamo ad accoglierlo.

Auguri.

venerdì 23 aprile 2010

...non vi è molta differenza.

Cosa c'è di diverso tra un temporale ed una tempesta?
Molti diranno che sono due cose diverse, perchè la prima è più violenta della seconda. Ma si sbagliano.
O forse dicono il vero, a me non interessa.
Hanno in comune l'acqua il vento la tristezza la forza l'appartenere alla natura. Natura.
E' proprio questo che accomuna gli uomini che incroci sul marciapiede. Molti ti sembrano totalmente opposti a te, immersi nel loro squallore e nella loro tristezza che pesni che non ti appartega, perchè tu sei diverso e sei cresciuto in un altro modo.
Ma ti sbagli.
C'è una cosa che ti accomuna al tuo compagno di marciapiede, ed è l'acqua. Entrambi la lasciate cadere sul vostro corpo, tanto questa sera non c'è goccia che vi possa scalfire, non perchè siete forti ma al contrario, non c'è nulla da scalfire la vita ha già disegnato il suo modello.
In questo momento pensate all'essere che vive dentro di voi, è come il fango, liquido e puzzolente di uno squallore aggiunto, volendo considerare anche il cinese. Torniamo al fango, è lui che vi trattiene.
Aiuto. Tiratemi fuori dal fango...

"...l'Amore è come un impero, se viene a mancare l'ideale su cui è fondato perisce anch'esso."
Milan Kundera


martedì 20 aprile 2010

...nuovamente in balia delle onde.

E' successo nuovamente. Ripiombati in quell'oscurità assurda che puoi trovare solo nel profondo degli abissi.
Credo perchè sia iniziato il conto alla rovescia, alla fine è un 2 con uno 0, e si fà presto ad aggiungere un 6.
La barca è nuovamente fuori controllo, ma questa volta a portarla alla deriva non è solo l'assenza del capitano ma di tutto il mondo circostante. E' come una lotta con un essere preistorico che a volte scompare e ti fà credere di essere andato via, ma invece no, si è solo nascosto in attesa di sferrare un nuovo attacco.
Tu hai paura di navigare così, speri sempre che un capitano torni per rimetterti sulla rotta giusta, e speri che il mostro degli abissi se ne vada una volta per tutte. Ma forse in questo naufragare ti accorgi di una cosa, che il mostro non andrà mai via devi essere tu a sconfingerlo per potertene liberare una volta per tutte. Allora ti guardi in torno, ma non trovi nessun'arma da poter usare perchè sei solo e ti manca tanto la tua bussola.

lunedì 19 aprile 2010

...sottile equilibrio.

C'è bisogno di un sottile equilibrio nella vita.
C'è bisogno di quel qualcosa che renda meno duro il risveglio del lunedì mattina. Ma bisogna essere in grado di riceverlo questo equilibrio, si deve avere la lucidità di volerlo conquistare, altrimenti si fà la fine di un'equilibrista in bilico sopra una voragine a cui rubano l'asta senza la quale non riesce a stare in piedi.

E come diceva qualcuno che in questo momento cerca di conquistare la sua asta "...alla fine non ti rimane niente".

mercoledì 14 aprile 2010

...dita magre.

Sono piccole, più del solito, magre e con delle spille nere sopra.
Cosa succede alle tue dita. Dita che che cercano le mie per riformare quel legame che una volta sembrava indistruttibile ed estraneo a tutto ciò che ci circondava.
Le più accese verità e pesnieri nascosti vengo detti e ascoltate con sempre una fede nel mezzo, che ha il compito di farci capire dov'è che siamo.
Non ci è mai chiaro il dove siamo e cosa facciamo, ma è chiaro la quantità di cose perse e sottovalutate. Dura la palestra chiamata vita, spero che almeno serva a qualcosa e soprattutto a qualcuno che presto, spero, riprenderà il timone della mia barca.

martedì 13 aprile 2010

...ciò che si ha.

Le cose che rimangono...
F.L.

...a parer tuo.

A parer tuo...che ce stamo a fà su stò mondo?

...il duplice senso.

domenica 11 aprile 2010

...paura.

Fai attenzione piccolo uomo.
Ciò che ingenuamente credevi di aver quasi raggiunto si è sbriciolato in un semplice secondo. Le paure, le ansie gli scheletri nell'armadio sono riemersi come un tappo di sughero gettato nell'acqua. A sublimare tale stato ci pensa morfeo, che in una delle sue massime espressioni rimescola il passato prossimo e quello anteriore con il presente.
Si sgretolano le certezze su cui hai basato il vivere quotidiano del momento, e ritorna la bestia che sempre ha tormentato il tuo vivere e i tuoi sognI e che per alcuni anni sei riuscito a tenere in gabbia e a renderla docile.
Sono solo le 23 e pur riecheggia nel monte l'urlo strozzato della belva, nessuno lo ascolta, ed è proprio questo il problema...tu stai tornando ad ascoltarlo, e tremi difronte all'eco che questo urlo provoca in te, perchè tu sei vuoto e la belva se ne rende conto.

Vediamo quanto sei forte adesso piccolo uomo a non cadere in quell'essere passato che sempre ti ha contraddistinto e reso triste.

venerdì 9 aprile 2010

...dito nell'occhio.

Vieni svegliato da uno sguardo che senti sul tuo corpo.
Non apri gli occhi, li tieni ancora chiusi, per rimanere in quella nebuolsa che ti divide tra il sogno e la realtà.
Immagini, o ricordi, un dito che apre i tuoi occhi. Fatichi nelle messa a fuoco ma già sai cosa troverai---una felice luce che brilla come una stella.
Ma come una stella vive di una luce che non esiste più e che arriva a noi dopo molto tempo, la chiamano legge dell'universo.
Apri gli occhi e sorridi, tu hai visto nascere quella stella e ne sei felice.

giovedì 8 aprile 2010

...inizia con la M.

E' straordinario ritrovare l'ordine e il perchè in cui credere.
Come in un sogno offuscato dai cattivi pesnieri, emerge una figura quasi ombra che ti fà vedere il bello nell'oscurità.
Le cose che popolano il mondo, fantastiche, semplici cavalli neri che non correvano da quasi un anno, e vederli di nuovo sgaloppare per la lingua nera riempie il cuore di una sensazione giovanile quasi 16.
Eccolo, il sè è tornato.


mercoledì 7 aprile 2010

...il cavallo nero.

Eccolo nuovamente qui il cavallo nero, compagno di mille battaglie.
Ebbene si il periodo da borghese è terminato e come uno scolaretto che percorre al contrario la strada da casa a scuola, si torna sui vecchi passi. Mi viene in mente Bramante architetto, il quale apre un nuovo modo di fare architettura, come adesso.
Fare ciò che si deve fare ma con un altro spirito--un nuovo approccio-un nuovo pensare.
Io credo nell'influenza degli astri e della madre terra, e credo nella primavera, che è la madre di tutte le trasformazioni. Anch'io vengo modificato, ma alcune cose non ne risento---come il mio cavallo nero.