lunedì 14 luglio 2014

...via dal porto.

L'omino approda casualmente in porto e si ferma pur non amando subito o mai quei colori. L'acqua sembrava calma bassa e costruito con mura solide. Poi viene giù con la prima tempesta a cui l'omino non seppe rispondere e, cadde tutto. Deve farsi giorno per poter capire dove si è.

domenica 4 maggio 2014

...le due facce dello stesso colore.

Pur sembrando identiche le due facce hanno solo una cosa in comune...il colore. Per il resto sono diametralmente opposte. Una si nutre di sole, l'altra di lampade.

venerdì 7 febbraio 2014

...remando.

Attenzione prevedo scogli...

giovedì 30 gennaio 2014

...senza titolo

Acido aspartico Nome IUPAC acido 2(S)-ammino-1,4-butandioico Abbreviazioni D ASP Nomi alternativi acido L-aspartico acido L-α-amminosuccinico Caratteristiche generali Formula bruta o molecolare C4H7NO4 Massa molecolare (u) 133,10 Aspetto solido cristallino bianco Numero CAS [56-84-8] Proprietà chimico-fisiche Costante di dissociazione acida a 293 K pK1: 1,99 pK2: 9,90 pKr: 3,90 Punto isoelettrico 2,85 Solubilità in acqua 4 g/l a 293 K Temperatura di fusione 270 °C (543 K) Proprietà termochimiche ΔfH0 (kJ·mol−1) −973,3 Indicazioni di sicurezza Frasi H --- Consigli P ---[1] L'acido aspartico (dal francese aspartique, che risale al latino aspăragus, "asparago") è un amminoacido polare; la sua molecola è chirale. L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale reca un carbossile, che gli conferisce il comportamento acido da cui prende il nome. Nei mammiferi è un amminoacido non essenziale e nel cervello agisce come un neurotrasmettitore eccitatorio. È coinvolto anche nel ciclo dell'urea e nella gluconeogenesi. Insieme all'asparagina, è stato per la prima volta isolato dall'ortaggio da cui prendono il nome, l'asparago. Nel 2009 due ricercatori di Taiwan, Tu Lee e Yu Kun Lin, hanno dimostrato sperimentalmente come, nello spettro di condizioni ambientali che si può supporre vigesse sulla Terra primordiale, i cristalli sinistrorsi di acido aspartico si formano più facilmente e in maggiore quantità di quelli destrorsi.