mercoledì 10 novembre 2010

...punto della situazione.

Per non perdere l'abitudine.
Abitudine! che triste parola. Ci sembra di perdere quello che inconsapevolmente si è conquistati in tanti anni, anche e soprattutto grazie ad una persona.
C'è a chi non interessa o come credo io non ha l'animo per capirlo, non è un offesa, è semplicemente un modo di essere e di vivere, non tutti siamo uguali.
Eccoci qui quindi, che guardiamo quello che una volta era il vivere giornaliero come qualcosa di lontano, che non più ci appartiene e che a forza di star dietro all'abitudine quasi dispreziamo perchè noi siamo migliori.
Questa volta siamo stati fortunati perchè ce ne siamo accorti, ieri perchè ci è stato ricordato, ma domani? Forse non ci sarà nessuno domani che ci ricorderà come veramente vogliamo essere e tutto ad un tratto il lavoro fatto per cambiare svanisce dietro un sogno di grandezza.
Non siamo fatti per accrescere giorno per giorno il nostro potere, non siamo fatti per vedere la concretezza nei numeri, ce ne freghiamo del due più due deve fare quattro, ce ne freghiamo di tutti voi che credete di vivere nel giusto ma che invece di vita ne sapete ben poco.
Spero che il lungo lavoro che è stato fatto non vada via, ma è difficile gonfiare un canotto che ogni giorno viene bucato.

"si è muti non perchè in movimento ma per fermare l'attimo"