giovedì 20 ottobre 2011

...gana de llamar.

E' un po' più piccola ma va bene ugualmente.
Quasi la canzone lo blocca e forse è raro haserlo asì, ma le cose nel tempo cambiano è questo che la vita ci insegna. Amato il luogo dove qualcuno risiacquo i pagni y gana de volver allì.
Gana de ver el sol de sabato que sal que sale y mallior de verlo bajar.
Doveva essere in italiano ma per onorare il soggetto c'è bisogno dello spagnolo. In verità non onoriamo il soggetto, perchè questo è ancora lontano e sopratutto presente solo nell'onirico. Onirico! che ci fà sempre capire chi siamo e di cosa abbiamo bisogno, ma molte volte non si interpreta bene, per questo diciamo che i sogni sono strani, ma al contrario sono la chiara espressione di ciò che si vive.
Podemos haserlo el titulo pero a qui. Ninguno nos contesta por esto lo imprimimos en el blog.
Come sempre il fluire mentale è più scorrevole del presente. Peccato che la nuova politica non permetta l'ascolto di questa canzone, altrimenti quello che è stato e che si ripropone si sarebbe capito in un attimo.
Omino cosa vuoi dirci, che sei impaziente, che sogni, che hai voglia di vivere---cosa???
Strano come la prima cosa bella si trasformi e si ripresenti in forme diverse, ma forse con lo stesso significato.
Dove si và non lo sappiamo anche se siamo noi a guidare, cè bisogno di calma e di meno realtà, morfeo ce lo ricorda e speriamo di riprenderlo.
Ascoltiamo l'ultima perchè l'omino deve imparare ad ascoltare il vento, per cui rimandiamo el todo a luego....
echamos de menos el canto libre que siempre tenemos a cerca ma desde poco sale màs dificile vengaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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