martedì 30 giugno 2015

...una poesia senza dedica non ha ragion di esistere, riccioli.

Parte da lontano questo racconto, un po' come l'omino che con la sua barca ha attraversato tutti gli oceani del mondo. Qualcuno direbbe dalla Cina, ma in verità era più una piazza!!! Iniziamo...... lungo il traversare si decide di riposarsi e si approda in un'isola felice piena di luci che vanno e vengono di cortesia e di riccioli. Mai era stato così dolce il rifocillarsi e mai era stato così buono il nutrirsi. Tant'è che l'omino rimane estasiata da così tanta natura semplice e limpida, come non ne vedeva da quando fù creato il mondo ...... , e decide di non risalire più sulla barca ma di scendere. Il fato che non equivale a destino ma ne è un semplice traghettatore decide di far nutrire nuovamente l'essere in un rifugio di mare (porzioni super abbondanti, dico bene S.....), e lì nel limbo di un tempo che si ferma e va al contrario ........................................................................................................ (Ognuno di noi vede un finale, quale?) Dimenticavo, la cosa più buona questa sera...non è stato il pesce, ma i RICCIOLI!!!!!!!! Para Tì.

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