mercoledì 22 aprile 2009

...pensiamoci su italia

Marijuana «medica» e unioni gay
L’America del sogno libertario
La crisi ispira umori più tolleranti (e la politica li asseconda). Sulla cannabis aperture del ministro Holder

Sarà — anzi è, soprattutto è— la crisi economica, che rende tolle ranti. Si pensa al lavoro, al mu­tuo, al futuro; e se in giro ci sono coppie di sposi ambedue con baf fi e smoking, se i vicini hanno una ricetta per comprare marijua na per «uso medico», non ci si agi ta. Non ci si preoccupa per i valori americani; casomai, dati i tempi, può venir voglia di bussare e chie dere un tiro. E' una nuova Ameri­ca, dicono le notizie e i sondaggi; non proprio di umore pre-Sum mer of Love (San Francisco, 1967, e fu il '68 dei nuovi stili di vita oc cidentali, in effetti); preoccupata del declino, forse all'inizio di un ricorso storico più libertario. Fe steggiato — spesso illegalmente — lunedì sera, tra l'altro.

Da costa a costa, decine di mi gliaia di persone (la stima è con servatrice, almeno quella) si so no riunite (nelle case, nei locali, nei parchi) per celebrare il Canna bis Day, rito californiano iniziato a fine anni 70. In California molti l'hanno fatto senza infrangere la legge; lì, come in Massachusetts, è ammessa per «uso medico», la usano i malati veri ma anche i presunti sofferenti di «ansia» e «insonnia»; si fanno fare la ricet ta, vanno nei negozi appositi. Co munque lunedì erano moltissi mi, «mai così tanti», ha detto Ethan Nadelmann, lobbista della Drug Policy Alliance a Washin gton. «L’idea di legalizzare la ma rijuana sta entrando nel dibattito nazionale». In modo sorprenden te, poi: con la doverosa presa di distanze di Barack Obama; con il discreto assist dell'Attorney Gene ral Eric Holder, ha annunciato che chi vende marijuana verrà perseguito solo se viola sia leggi locali sia leggi federali; con l'ap poggio di un po' di destra liberi sta. L'ultimo a dirsi d'accordo è il nuovo commentatore-star della filorepubblicana Fox News, Glenn Beck; è favorevole a legaliz zarla e tassarla, come i superalco lici. I meno entusiasti sono i retto ri universitari anche liberal (alla vigilia del Cannabis Day hanno mandato e-mail sensate e minac ciose). Il testimonial involonta rio della nuova tolleranza è Mi chael Phelps, eroe olimpico filma to mentre si faceva una canna, poi di fatto assolto. La stranissi ma coppia che alla Camera ha pre sentato una proposta di legge per proteggere i consumatori di «me dical marijuana» è composta da Ron Paul, ex candidato ultralibe rista alle primarie repubblicane, e Barney Frank, democratico ul traliberal, storico deputato gay. E a proposito di gay.

Da giorni si ride su uno spot apocalittico prodotto da un grup po familista-religioso, a vederlo le nozze gay sembrano pericolose come una calata degli alieni (co munisti). Ne sono state fatte infi nite parodie. Ed «è significativo non solo perché è idiota, ma per ché è stato l'unica visibile prote sta mentre il matrimonio tra per sone dello stesso sesso veniva le galizzato in altri due stati, Iowa e Vermont», scriveva domenica sul New York Times l'editorialista Frank Rich. Il suo commento, «The Bigot's Last Hurrah», è stato per due giorni l'articolo più clicca to del sito. Secondo Rich, il movi mento antigay è finito; anche (al cuni) leader religiosi conservato ri stanno facendo marcia indietro sulle unioni monosesso; e «l' uguaglianza coniugale, lentamen te ma inesorabilmente, si diffon derà da stato a stato». Si vedrà, certo il periodo dei neocon e de gli sbandierati «family values» pa re finito, in America (la più a de stra del momento è Miss Califor nia, Carrie Prejean; sostiene di aver perso il titolo di Miss Usa per via della sua ferma opposizio ne alle nozze gay; è possibile, le candidate erano tutte plastificate uguali, qualche criterio ispirato allo spirito del tempo avranno do vuto usarlo, suvvia).

Maria Laura Rodotà
22 aprile 2009


Fonte:corriere.it

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