Tututum tutum tuttum, mi torna in mente.
Prima un momento impresso su una carta, poi un rumore, poi un bagliore di una luce che proviene dalle braccia di un ricordo.
Non c'era la libertà che si vive oggi, ma era un mondo pieno di sorrisi che si nutriva di un collante unico. Stupidamente si cercava una risposta tra orari e corsi senza averne la più pallida idea e tutto questo solo per potersi abbandonare insieme all'amore di morfeo.
Il sapore è quello del sangue in gola, un po' amaro ma che tanto sà di vità.
tutum tutum tutum, lui continua mentre il resto non c'è, tutum tutum
placebo si diceva no...?
martedì 5 ottobre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento